Caritas Benevento protagonista alla Summer School Cives

Caritas Benevento protagonista alla Summer School Cives

La Caritas diocesana di Benevento protagonista nella seconda giornata della Summer School Cives in programma al Palavetro di Pietrelcina all’interno del dibattito sul tema “Il sociale che fa imprenditorialità culturale“. Oltre a don Nicola De Blasio, Vicario Episcopale per la carità Diocesi di Benevento e ad Angelo Moretti, Coordinatore generale Caritas Benevento sono intervenuti Stefano Consiglio, Ordinario di organizzazione aziendale dell’Università “Federico II” di Napoli; Domenico Rositano, Presidente Associazione Calabresi creativi; Giuseppe Savino, ideatore e Presidente dell’Hub rurale VàZapp’ di Foggia; Mons. Mario Iadanza, direttore dell’Ufficio cultura e beni culturali diocesi di Benevento; Stefano Cerrato, Responsabile Terzo Settore Banco Popolare; Patrizia Lusi, Presidente A.S.P. “Vincenzo Zaccagnino”; Feliciano Stoico, dottore di ricerca in Archeologia; Gaetano Giunta, Segretario generale Fondazione di Comunità di Messina e Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione con il Sud.

Ad aprire gli interventi don Nicola De Blasio, direttore di Caritas Benevento. “La nostra mission è essere profeti, testimoni, denunciatori di qualcosa che non va” – don De Blasio illustra così l’indirizzo pastorale ricevuto da monsignor Mugione. Ha poi proseguito illustrando alla platea il modello Caritas “per fare rete, saldare rapporti, basata sulla responsabilità avendo una visione olistica passando dal vecchio modello assistenzialistico”. Una Caritas che si apre verso un nuovo linguaggio “comunicazione per annunciare il linguaggio Caritas, come disse Gesù essere lievito. Comunicare anche per denunciare, distruggere le strutture di peccato”. Illustrando l’organigramma evidenzia l’importanza del welfare e della comunicazione “della Caritas i servizi più importanti sono i sportelli di ascolto e quelli di comunicazione. Basta pensare l’importanza della comunicazione durante l’emergenza alluvione: con un messaggio di richiesta aiuto tante donazioni ricevute. Oltre questo servizi ci sono anche 20 opere segno, due all’estero: una in Albania e l’altra in Venezuela. Le opere segno, luoghi di relazioni e di evangelizzazione”. 

Al termine dell’intervento è stato proiettato il video di TsTv sulle opere segno della Caritas beneventana dal titolo “Nel segno di Caritas”, intervistando i responsabili delle strutture: Fattoria Sociale Villa Mancini di Ponte, Sprar di Roccabascerana e Orto di Casa Betania.

A seguire l’intervento del coordinatore Caritas, Angelo Moretti. “È il momento di innovare il welfare, passare dal welfare al welcome per un cambiamento dei luoghi e delle prestazioni” così ha esordito Moretti prima di passare all’analisi dei dati sulla povertà. “Dati allarmanti nella nostra diocesi, vi è tanta fragilità. Tra il 2014 e il 2015 raddoppiati i dati sul pasto di asporto”. Sulle comunità ecologiche sociali realizzate insieme alle reti sociali: Sprar e PTRI “comuni come Roccabascerana, Petruro Irpino e Chianche con il “welcome” stanno creando occasioni di crescita attraverso l’accoglienza e integrazione con i progetti SPRAR. Interessanti sono i PTRI, progetti che a Benevento stentava a partire. I beneficiari di queste strutture stanno cambiando i dati sulla povertà e lo sviluppo dei luoghi”.

 Enrico Pirone

 

Enrico Pirone

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