Mission
IL PROFILO PASTORALE DELLA CARITAS DIOCESANA DI BENEVENTO
La Chiesa esprime la sua azione salvifica attraverso una trama che prevede la Parola, la Celebrazione e la Testimonianza: tre dimensioni indivisibili e complementari.
E’ questo il volto della Chiesa di Cristo e del credente: un volto impresso nella storia attraverso l’osmosi tra l’ascolto-annuncio, la preghiera-liturgia, la carità. La Caritas trova la sua ragione di esistere all’interno di questo itinerario. Non è quindi un “altro gruppo” da aggiungere a quelli già esistenti; ma è un “organismo” voluto dalla Chiesa, antenna per cogliere i bisogni vicini e lontani di fratelli in difficoltà e che si rivolge a tutta la Comunità, singoli e gruppi, perché ognuno si impegni nell’esercizio della carità, che non è derogabile. La Caritas ha una funzione prevalentemente pedagogica: educare cioè il cristiano alla carità, ad uno stile di vera carità, da cui poi conseguiranno le opere. I gesti di carità saranno allora Vangelo, che diventa briciola quotidiana: parola mangiata e donata agli altri, fede che si fa carne della vita feriale. Se vogliamo definirla, la Caritas è l’organismo della Chiesa che aiuta la Comunità a realizzare lo spirito e la pratica dell’amore vicendevole.
LE FINALITÀ DELLA CARITAS:
“ANIMAZIONE ALLA CARITÀ”
Il primo obiettivo che si propone la Caritas è l’animazione della comunità al senso della carità e della giustizia. Si tratta di aiutare l’intera comunità cristiana a collegare strettamente l’ascolto della Parola e la celebrazione liturgica con l’esercizio della carità, in modo che l’adesione alla fede si traduca abitualmente in testimonianza di vita; creare una nuova coscienza collettiva di fronte ai problemi suscitati della povertà; operare per creare una mentalità più coerente con i doveri della giustizia a servizio delle persone. Per raggiungere tale obbiettivo la Caritas deve “formare” gli animatori, “coordinare” le iniziative realizzate dai gruppi caritativi e dal volontariato, ma soprattutto e innanzitutto “sensibilizzare” la Comunità a “conoscere” le varie forme di povertà presenti nel territorio ed a “coinvolgerla” attraverso proposte precise di impegno nella solidarietà. L’inventario dei bisogni e le proposte di impegno siano sempre davanti a tutti, come una sfida alla capacità e volontà di intervenire, e i gesti d’amore rendano credibile testimonianza alla verità del Vangelo!
PROMOZIONE DELLA MONDIALITÀ
La promozione della mondialità è l’ambito in cui la Caritas pone l’attenzione sul povero nel mondo, impegnandosi ad essere strumento per una cultura della solidarietà e privilegiando la scelta educativa prima di quella operativa. Per quanto attiene l’impegno internazionale, si pone due obiettivi: l’organizzazione e il coordinamento degli interventi di emergenza in caso di gravi calamità; la promozione di iniziative di sviluppo umano e sociale nei Paesi del Terzo Mondo, sia sensibilizzando l’opinione pubblica, sia promuovendo servizi e provvedendo con aiuti economici. Una particolare attenzione riguarda la promozione della pace. In riferimento a questa area la Caritas diocesana offre dei percorsi di approfondimento per ragazzi, giovani e adulti. L’obiettivo è quello di creare una cultura della pace, cioè di far riscoprire il valore sacro della vita e l’importanza di ritrovare il legame di fraternità che ci unisce gli uni gli altri. La Caritas promuove questi itinerari nella consapevolezza che la pace non è un sogno, ma un dono da condividere ed offrire in ogni angolo della terra.
PROMOZIONE E FORMAZIONE CARITAS
Altra finalità che la Caritas si propone è quella della promozione e formazione. L’attività di formazione è uno dei nuclei fondamentali per Caritas. Per formazione si intende l’attività di stimolo, accompagnamento, riflessione che cerca di rispondere alla domanda “Come dovremmo vivere la Carità. ” Per formazione s’intende anche quella animatori Caritas e degli operatori della carità. Animatori e operatori che, a titolo diverso, sono impegnati nella diaconia della carità, sono a servizio dell’uomo e che, per compiere tale servizio, devono assicurare a se stessi una adeguata competenza; a maggior ragione quando tali operatori fungono da animatori della comunità.
OSSERVATORIO SULLE POVERTÀ E SULLE RISORSE
L’osservatorio della Povertà e delle Risorse è lo strumento pastorale attraverso cui la Caritas si propone di offrire alla comunità diocesana un contributo locale alla riflessione sul tema della povertà e di interpretarne le cause per favorire una consapevole programmazione, capace di coniugare le esigenze della giustizia della carità. L’OPR utilizza appropriati strumenti di rivelazione e rielaborazione dati, servendosi di schede conoscitive e di un apposito software (OSPO); si avvale del lavoro di rete dei vari attori sociali impegnati sul territorio e, attraverso essi, individua, valuta e utilizza le risorse a disposizione, al fine di proporre risposte concrete alle richieste di aiuto provenienti dalle fasce sociali più deboli. La scommessa dell’OPR consiste nell’approfondire la conoscenza dei fenomeni di emarginazione o esclusione sul territorio e realizzare una mappatura delle risorse che, sulla base di criteri di scientificità, sia capace di colmare ogni tipo di carenza conoscitiva o di interventi, migliorando l’efficacia delle strategie opportunamente messe in atto.