Programma “Resettlement”, Caritas Benevento accoglie sei siriani

Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: dall’Egitto ho chiamato il mio figlio. (Mt 2, 13-15)

Queste parole, contenute nelle prime pagine del Vangelo di Matteo, rimandano all’esperienza vissuta come profughi dalla Santa Famiglia di Nazareth, costretta a fuggire in una terra straniera per fuggire alla follia omicida del dittatore Erode.
In questi giorni in cui ci avviciniamo a celebrare il Santo Natale, la Caritas diocesana di Benevento, che vede nella “buona accoglienza” negli Sprar uno dei punti fondamentali del “Manifesto Caritas Benevento per una Rete dei Piccoli #ComuniWelcome”, accoglie una famiglia di profughi della città di Daraa (Siria) composta da cinque persone, papa mamma e tre figli, e un uomo di 43 anni della città di Damasco (Siria).
Questi nostri fratelli, giungeranno in tutta sicurezza dalla Giordania in Italia grazie al programma “Resettlement”, promosso da Caritas Italiana e finanziato totalmente dalla Conferenza Episcopale Italiana senza nessun contributo pubblico.
La famiglia è stata accolta all’aeroporto di Roma Fiumicino dai responsabili di Caritas Italiana Luciana Forlino e Oliviero Forti e dalla responsabile degli Sprar Mariaelena Morelli, dal l’Imam Gaphir Mustapha come mediatore linguistico.

 

 

 

 

 

La rassegna stampa 

R.S._RESETTLEMENT

 

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