Presentato lo sportello “Nodo della Legalità”;, fare rete per liberare l’uomo dall’usura

Presentato lo sportello “Nodo della Legalita’”,  fare rete per liberare l’uomo dall’usura  «Il nostro intento è offrire un punto di ascolto per rompere il muro della solitudine»: con queste parole Don Terenzio Pastore, presidente di “Addiopizzo” Messina, ha cominciato il suo intervento alla conferenza stampa di presentazione dello sportello antiracket e antiusura “Nodo della Legalità” della Caritas Diocesana di Benevento che si è svolta nella Sala Formazione della Cittadella della Carità “Evangelii Gaudium”. «Non ci vogliamo fare i fatti nostri – ha aggiunto Don Terenzio – vorremmo essere capaci di dare una speranza, vorremmo che non ci si rivolga ai prestiti facili. Non ci aspettiamo le file già dalla settimana prossima e per questo avvieremo una campagna di sensibilizzazione insieme con Libera per fare in modo che cresca un movimento culturale. L’idea è che dal prossimo settembre vengano coinvolte anche le scuole».

Alla conferenza stampa è intervenuta anche la dottoressa Lucrezia Tontoli, responsabile dello sportello Microcredito e Prestito della Speranza. «Al nostro sportello si rivolgono sempre più persone che sono in difficoltà economica per colpa del gioco d’azzardo e dell’usura, che colpisce duramente il nostro territorio. E per questo motivo – ha detto – che abbiamo pensato di aprire uno sportello dedicato, denominato “Nodo della Legalità”». Lo sportello sarà attivo tre giorni a settimana ( lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30; mercoledì dalle 15:30 alle 18:30) e professionisti del settore saranno a disposizione per raccogliere le denunce e aiutare a trovare una soluzione a coloro che sono caduti o che rischiano di cadere nelle mani degli usurai.

«? solo facendo rete che possiamo dare una risposta all’Uomo e liberarlo da tutto ciò che lo rende schiavo – ha esordito il direttore della Caritas di Benevento don Nicola De Blasio – vogliamo essere il pungolo per le istituzioni. L’usura è una piaga a Benevento fin dai tempi di Papa Orsini – ha raccontato don Nicola – che fondò il Monte dei Pegni Orsini proprio per combatterla. Abbiamo intenzione di distribuire ai commercianti che aderiranno l’adesivo di Sabiria NoPizzo, e ci auguriamo che con la collaborazione di Libera, anche attraverso l’utilizzo dei terreni confiscati alla criminalità qui nel Sannio, riusciremo a dare un futuro ai giovani. È dai giovani che dobbiamo partire per cambiare mentalità – ha concluso don Nicola – ed è prima di tutto a loro che dobbiamo far capire che la denuncia è il primo passo per cambiare stile di vita».

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